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Hai subito una botta al polso e ti hanno consigliato il tutore ? Oppure ti hanno diagnosticato una tendinite e adesso hai bisogno di un tutore al polso? Scopriamo insieme una guida completa sul tutore polso: a cosa serve e come utilizzarlo per guarire definitivamente
A cosa serve
Il tutore al polso ha uno scopo ben preciso: alleviare il dolore al polso fino a farlo sparire definitivamente. Generalmente viene utilizzato nelle condizioni che presuppongono una situazione infiammatoria e che necessitano quindi di riposo. Questo permette, nel corso del tempo, di ridurre lo stress meccanico che si è venuto a creare sul tendine o sull’articolazione, posizionandolo quindi in una maniera funzionale e che permette comunque il movimento ma senza andare a sovraccaricare tutto il comparto. Quando ci viene detto dal medico di utilizzare un tutore per il polso, pensiamo subito che si tratta allora di una sciocchezza. In realtà non dobbiamo sottovalutare questo aspetto. Il tutore per il polso non è solamente un supporto mobile da indossare facoltativamente.
Il tutore al polso è un vero e proprio rimedio per il dolore al polso se abbinato alla corretta fisioterapia manuale e strumentale.
Ma quali sono le funzioni che deve avere un supporto di questo genere?
- Aiutare durante l’attività sportiva ad avere una maggior stabilità durante il gesto atletico e permettere quindi di avere maggior controllo della mano
- A Seguito di un intervento chirurgico, il medico spesso prescrive un tutore che possa mantenere il riposo dell’articolazione e favorire un corretto iter post-operatorio
- Offre una protezione in caso di movimenti errati, fuori controllo e potenzialmente pericolosi sulla struttura
- Sostiene durante l’attività manuale (lavorativa e non) in modo da ridurre il più possibile gli eventuali stress a carico dei tessuti molli che andrebbero incontro a deterioramento oppure ad infiammazione
- Riduce il dolore nelle patologie infiammatorie e aiuta a percepire meno dolore nel recupero riabilitativo.
Le caratteristiche di un tutore per il polso
Veniamo ora a quali sono le caratteristiche imprescindibili che devono avere i vari tutori per il polso. Sì perchè ogni tutore sarà fatto magari con materiali diversi e con una forma diversa, ma ci sono alcuni concetti che mi preme consigliare e che devono comunque esserci.
- Ergonomicità: nel momento in cui si utilizza questo strumento, è fondamentale che questo debba rispettare le forme, le caratteristiche e le linee di tensione che ogni articolazione adotta. Deve rispettare tutte le caratteristiche della zona, sia per la parte ossea che per la componente molle come cartilagine, tendini, capsula articolare e legamenti.
- Protezione: durante l’esecuzione dei movimenti, il polso deve esser protetto e custodito, evitando quindi di poter ricevere urti o movimenti errati che ricreano il fastidio infiammatorio.
- Comodo: Il paziente deve trovarlo agevole sia nell’indossarlo sia nella pratica quotidiana dei movimenti. Un oggetto scomodo risulta essere difficile da portare e viene più abbandonato, nonostante possa servire ancora.
- Igienico: Deve esser costruito in maniera igienica, con materiali di buona qualità e permettere ai tessuti di non generare un cattivo odore a causa della sudorazione. I materiali quindi devono essere di ottima fattura e di ottima qualità, in quanto può capitare anche possano comparire delle allergie o delle tossicità di un determinato materiale.
- Resistente: Quando si utilizza per molto tempo, si spera che questo tutore possa resistere nel corso del tempo. Compreresti mai un oggetto che dopo un mese è inutilizzabile???
Quando utilizzarlo
Ti stai chiedendo quando utilizzare il tutore al polso? Se la risposta è si, qui di seguito ti spiego in quali casi si ricorre all’utilizzo del tutore polso.
- Tendinite degli estensori del polso
- Sindrome Di De Quervain
- Frattura al polso (della stiloide radiale o della stiloide ulnare oppure dello scafoide)
- Polsiera sportiva
- Tutore Polso Adesivo
- Tunnel Carpale
- Cisti al polso
- Artrosi del polso
- Paresi della mano dopo un ictus
Parola all’esperto che ci consiglia i modelli
Visionando online le migliori case produttrici per articoli di ortopedia (come appunto per i tutori al polso), abbiamo selezionato i migliori modelli per le varie patologie che possono rendere necessario l’utilizzo di questa ortesi.
Vediamo patologia per patologia quali sono i modelli migliori da comprare per le patologie del polso.
Tutore polso per tendinite degli estensori del polso
Una delle patologie che colpisce maggiormente il polso è la tendinite dei muscoli estensori, cioè quella condizione infiammatoria a carico dei tendini che permettono al polso di esser portato verso l’alto. É una condizione più comune di quanto si pensi e un buon supporto nel trattamento di queste condizioni infiammatorie sono proprio i tutori per il polso. Scegliere un modello corretto equivale nel mettere a riposo quella situazione infiammatoria e velocizzare il percorso terapeutico insieme alla fisioterapia.
Sindrome di De Quervain: il tutore adatto
Nella condizione infiammatoria della sindrome di De Quervain ciò che viene ad essere infiammato è la zona entro cui passa il tendine estensore del pollice e dell’abduttore del pollice. Questa condizione è molto dolorosa e rappresenta una importante limitazione nella vita quotidiana, in quanto ogni minimo gesto che coinvolga il pollice diventa doloroso e difficoltoso.
Un buon alleato per questo genere di disfunzione è un tutore che possa proteggere la zona mantenendo il pollice in posizione neutra senza stirare eccessivamente il tendine che evocherebbe dolore.
Frattura al polso
Se a seguito di una frattura che riguarda le strutture che coinvolgono il polso, è necessario molto spesso utilizzare un tutore rigido che permettono di stabilizzare la zona ed evitare quindi che la lesione ossea peggiori. Inoltre, se c’è stato un intervento chirurgico di stabilizzazione della rottura dell’osso, il medico ortopedico potrebbe suggerire l’uso di un supporto per il percorso post-operatorio.
Polsiera sportiva
Veniamo ora a parlare dei supporti morbidi che possono essere utilizzati durante le attività sportive per donare maggior compattezza all’articolazione senza però limitare i movimenti. Ovviamente questi tipi di tutori sono indicati nei pazienti che non hanno una vera e propria patologia ma sentono che, durante i loro movimenti, sentono un bisogno di avere una maggior stabilità nel gesto atletico. Sono molto utili soprattutto per chi fa sport come il tennis, il golf e la pallavolo.
Tutore polso adesivo
Come nelle condizioni non gravi, questo tipo di struttura serve semplicemente a ridurre lo stress in flessione dell’articolazione, favorendo quindi una diminuzione del dolore. Questo modello che vi consiglio è dotato della possibilità di rimuovere la stecca in modo da renderlo più adatto alle varie condizioni personali del paziente.
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Tutore per il tunnel carpale
Questa condizione è caratterizzata da una compressione a livello del polso del nervo mediano che, nel momento in cui passa al di sotto del legamento trasverso del carpo, trova un restringimento e quindi comincia a manifestare questa sua sofferenza con un quadro sintomatologico particolare come mano che si addormenta, formicolio, dolore e, nei casi più gravi, anche perdita di contrazione muscolare dei muscoli della mano.
Per questa condizione comunque, oltre alla fisioterapia e all’eventuale trattamento chirurgico, si suggerisce l’acquisto di un supporto specifico per il polso capace di donare un sollievo alle strutture e permettere, nel corso del tempo, di avere una riduzione dell’ingorgo che si è venuto a creare nella zona del polso.
Tutore per le cisti al polso
Nel caso in cui si siano create delle cisti che si localizzano a livello del tendine nel polso, queste possono evocare un dolore e un fastidio durante le attività che richiedono una stabilizzazione della mano e dell’attività flessoria del polso.
Tutore per l’artrosi del polso e del pollice
Nel caso in cui, purtroppo, ci sia una artrosi del polso oppure del pollice, queste strutture, per poter far passare l’infiammazione che deriva dallo sfregamento delle superfici articolari, necessitano di riposo e di un tutore capace di mantenere fisiologicamente queste articolazioni in posizione neutra. Ovviamente non è che questi strumenti possano far ricomparire magicamente la cartilagine all’interno del polso o del pollice, ma possono comunque essere di grande aiuto per non sentire dolore e per non avere fastidi durante i movimenti.
Tutore per la mano dopo un ictus
Ricordo molto bene la difficoltà, durante i miei anni passati in ospedale in reparto riabilitativo, come molti pazienti che avevano subito un infarto cerebrale nella difficoltà ad aprire la mano e che, durante le sessioni di riabilitazione, sentissero molto dolore durante gli esercizi per aprire la mano. Per questo ho voluto inserire anche in questa guida diciamo di carattere ortopedico, un aiuto anche per quelle persone che comunque combattono per la riabilitazione e nel recupero post ictus. Questo tutore aiuta nel mantenere la mano aperta e favorire l’allungamento dei tendini che altrimenti, a causa della spasticità, tenderebbero a chiudere la mano ed il polso.