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Tendine Rotuleo

tendine rotuleo copertina
Indice dei contenuti

 

Tendine rotuleo: cos’è, problemi e cure

Prima di affrontare effettivamente i vari tipi di problemi e i relativi trattamenti che possono essere eseguiti, penso che sia fondamentale innanzitutto chiarire bene di cosa stiamo parlando.

Infatti il tendine rotuleo (o tendine patellare) è quella parte finale del muscolo quadricipite, cioè infatti la parte tendinea, che va dalla rotula (dopo che l’ha attraversata sopra) e che si va ad inserire sulla tibia, ancorandosi sulla tuberosità tibiale (quella protuberanza che si trova davanti alla tibia nell’articolazione del ginocchio).

Questo tendine infatti è molto importante, esercita molta forza sia durante le attività sportiva ma che viene sollecitata ogni giorno quando ci alziamo, camminiamo e anche quando ci sediamo. Sì perchè questo tendine è molto usato durante la giornata e assume un’importanza notevole soprattutto per quelle persone che fanno salti, corse, sprint o che stanno molto sedute.

Molti fisioterapisti infatti non capiscono che anche una vita sedentaria tante ore seduta può portare ad una tendinopatia rotulea in quanto i muscoli della gamba portano ad una iperpressione del tendine sulla rotula creando una patologia rotulea.

La cura principale, come vedremo poi nei paragrafi successivi, è rappresentata da una gestione adeguata dei carichi di lavoro, una fisioterapia mirata e una serie di esercizi che permetteranno al tendine di eseguire dei movimenti in maniera corretta e funzionale.

Anatomia del tendine rotuleo

Struttura e funzione

Facciamo una premessa: in anatomia è considerato un tendine, ma effettivamente si comporta come un legamento. Sì perchè il tendine rotuleo non ha una composizione fatta classica come quella di un tendine, e ha anche la caratteristiche che connette la rotula e la tibia, comportandosi quindi come un legamento e non come un tendine: nella pratica però essendo il prolungamento del tendine del quadricipite, viene considerato quindi un tendine.

anatomia tendine rotuleoLa struttura del tendine è composta da fibre longitudinali e parallele verticali ma anche da alcune messe in senso trasversale per permettere di assorbire e gestire meglio gli stress che provengono. Molto importante a livello riabilitativo è capire come anche il tendine è avvolto da tessuto connettivo e quindi può andare in spasmo e necessita di un intervento fisioterapico specifico che viene eseguito nel mio studio a Roma.

Il ruolo e la funzione più importante che viene eseguita è quella sicuramente di trasmettere la forza che viene attivata e creata dal muscolo quadricipite durante attività come:

  • correre
  • saltare
  • camminare
  • alzarsi dalle sedie

Rapporti anatomici

Abbiamo già anticipato come il tendine rotuleo connette la rotula che funziona come una sorta di carrucola per aumentare la forza del quadricipite, andando quindi ad inserirsi sulla tibia permettendo l’estensione del ginocchio.

Diciamo che grazie al tendine rotuleo in ambito ortopedico possiamo trovare quelle che vengono chiamate “finestre meniscali” cioè quelle zone in cui è possibile toccare o approcciarsi ai menischi del ginocchio: questo avviene perchè diciamo che il tendine “divide” l’articolazione del ginocchio in parte mediale e laterale.

Biomeccanica

La presenza della rotula nel ginocchio, fa sì che quando il muscolo quadricipite viene attivata, si crei una sorta di puleggia che permette con il tendine rotuleo di esplicare il massimo della forza e permettere l’estensione del ginocchio e sopportare le forze che vengono trasmesse dal basso e dall’alto sull’articolazione centrale della gamba. L’importanza di questa struttura tendinea è che deve sostenere una forza molto importante anche di taglio che vengono create dai movimenti complessi delle attività sportive.

Cause di dolore al tendine rotuleo

cause dolore tendine rtuleoSe sperimenti dolore ed infiammazione tendine rotuleo, è essenziale identificare la causa specifica per affrontare il problema in maniera efficace. Il dolore spesso deriva da sovraccarico, squilibri muscolari o anomalie biomeccaniche, che non si risolvono con un semplice riposo o trattamenti generici. Presso il mio studio a Roma, attraverso un’analisi approfondita e un intervento personalizzato, possiamo ripristinare le funzioni corrette, permettendoti di tornare a muoverti senza dolore.

Sovraccarico funzionale

Questa situazione può essere determinata quando il ginocchio e il legamento rotuleo si trovano ad affrontare o per un movimento o intervallo di tempo ristretto forze eccessive oppure per lungo periodo uno stress meccanico che portano ad un sovraccarico con conseguente dolore tendine rotuleo.
Un esempio è quello del “ginocchio del saltatore”, cioè in quei pazienti che eseguono salti come attività fisica e quindi, in poco tempo, creano degli stress meccanici importanti sul tendine che tende a gonfiarsi e a fare male con infiammazione.

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Traumi acuti

Fortunatamente non molto comuni, ma lesioni totali del tendine rotuleo avvengono e necessitano in quel caso di un intervento chirurgico e di un iter riabilitativo ad hoc concordato anche con il medico chirurgo ortopedico. Ovviamente in traumi acuti magari senza rottura completa la fisioterapia mirata assume un ruolo fondamentale per la gestione del ritorno alle attività quotidiane e tornare allo sport.

Anche una infiammazione rotula crea molto dolore e, se non trattata in maniera adeguata, può portare a delle cicatrizzazioni e fibrotizzazioni del tendine.

Fattori predisponenti

Molti pazienti arrivano nel mio studio con dolore al tendine rotuleo causati da:

  • Rigidità dell’ileo-psoas e del quadricipite, che aumentano la tensione sul tendine.
  • Debolezza dei muscoli stabilizzatori del ginocchio, che portano a un carico scorretto.
  • Debolezza muscoli glutei: anche una debolezza di muscoli glutei che stabilizzano il bacino sono dei fattori che portano ad un dolore al ginocchio e ad un sovraccarico dell’articolazione.
  • Disallineamento del ginocchio (valgismo o varismo), che predispone a infiammazione del tendine rotuleo.
  • Eccessiva pronazione del piede, che altera la distribuzione delle forze sul ginocchio.

Queste condizioni non si risolvono da sole, ed è necessario un trattamento personalizzato basato su tecniche manuali, esercizi mirati e correzioni biomeccaniche, che possiamo eseguire direttamente nel mio studio.

Tendinite rotulea

Sintomi Principali

Vediamo quindi quali sono i sintomi principali della tendine rotulea e come capirli precocemente e intervenire venendo nel mio studio a Roma per risolverli.

  • Gonfiore
  • Dolore alla palpazione
  • Rigidità nei movimenti
  • Debolezza muscolare
  • Difficoltà nell’attivazione del muscolo quadricipite
  • Sensazione di scricchiolio nel ginocchio oppure di sentirlo vuoto
  • Dolore durante i movimenti
  • Fatica a stare con il ginocchio piegato (magari seduto davanti al pc)

Fasi della patologia

Generalmente chi ha una problematica di tendinite rotulea comincia ad accorgersi del problema con una forma di dolenzia in una zona compresa dalla rotula alla tibia dopo un attività sportiva. Vediamo quindi le fasi:

  1. Limitazione funzionale con lieve dolore
  2. Gonfiore della parte che inizialmente prende il tendine ma poi può estendersi a un po’ tutto il ginocchio
  3. Dolore all’estensione del ginocchio
  4. Se si continua a non fare nulla può avvenire che si hanno dolori quando ci si alza dalla sedia
  5. Se l’infiammazione e l’edema persistono per tanto tempo può avvenire che cominciano a depositarsi del calcio sul tendine andando a creare quindi una degenerazione e indurimento della struttura del rotuleo.
  6. Riverbero della postura errata anche su entrambi gli arti inferiori

Diagnosi differenziale

diagnosi differenziale tendinite rotuleaLa diagnosi di un problema relativo al rotuleo viene eseguita dal medico ortopedico, magari con una risonanza magnetica che va ad indagare non solo lo stato di salute del tendine, ma anche se c’è una rotula nella posizione corretta o se è disallineata e porta quindi ad un usura della struttura.

Anche un Ecografia può essere utile per capire i vari tipi di ipoecogenicità che si possono trovare e capire ancora in maniera più specifica.

In caso di pazienti giovani, intorno ai 12-14 anni può esserci il morbo di Osgood Schlatter che è una condizione di sofferenza relativa alla tuberosità tibiale.

Nel mio studio invece eseguo una valutazione funzionale di tutto l’arto inferiore, andando a capire cosa può portare il ginocchio a lavorare male e come intervenire sia con specifici esercizi sia se è presente una problematica articolare, venosa, connettivale oppure di squilibrio posturale. Per questo nel mio studio a Roma viene eseguita una valutazione a 360° che difficilmente troverai negli studi fisioterapici, in quanto è necessario fare una terapia cucita su misura in base alle tue esigenze.

Lesione del tendine rotuleo

Tipologia di lesione

Possono esserci differenti gradi o tipi di lesione nel caso di un rotuleo, vediamo quindi quali sono:

  • Rottura parziale del tendine
  • Rottura completa del tendine
  • Avulsione dalla tibia

Ovviamente queste sono lesioni che hanno differenze sostanziali e che presentano un quadro clinico differente e una relativa terapia conservativa o chirurgica differente.

Sintomi specifici

Vediamo i sintomi relativi a queste lesioni

Sintomi di una rottura parziale del tendine rotuleo

In questa condizione i sintomi sono:

Sintomi di una rottura completa del tendine rotuleo

Quà avremo una situazione ben più grave come:

  • Dolore molto intenso e immediato.
  • Incapacità di estendere il ginocchio attivamente.
  • Sensazione di “schiocco” o “scatto” al momento della rottura.
  • Rotula che può spostarsi verso l’alto a causa della trazione del quadricipite.
  • Gonfiore e lividi evidenti.

Sintomi di un avulsione del tendine rotuleo

I sintomi in questo caso sono praticamente uguali a quelli di una rottura completa, ma in questo caso non c’è una lesione vera e propria tendinea ma una sorta di disancoraggio del tendine sulla sua inserzione e, come nella rottura completa, necessita di un intervento chirurgico.

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Quando preoccuparsi

Io appartengo ad un tipo di professionista che crede che il corpo umano quando manda dei segnali è bene ascoltarli ed è necessario attivarsi il prima possibile.

Nel mio studio tratto sia persone con gradi avanzati che iniziali e vi assicuro che intervenire quando il problema è agli albori è fondamentale.

I sintomi che devono allarmare sono sicuramente quelli come:

  • Dolore
  • Sensazione di ginocchio instabile o vuoto
  • Difficoltà o impossibilità ad estendere il ginocchio

Questi sono i parametri essenziali per dire che è necessario rivolgersi ad un team riabilitativo come il mio che comprende sia il medico ortopedico e il fisioterapista specializzato in problemi di ginocchio come me.

Diagnosi e Valutazione

Esame clinico

Durante il primo approccio, deve essere valutata nella palpazione clinica se è presente un gonfiore nella zona della rotula e del tendine rotuleo.

Altro esame molto importante che deve essere valutato è la capacità di “ballottamento” che la rotula deve eseguire durante l’esame obiettivo. Questi sono test che generalmente eseguo nel mio studio ma che sono performati anche dal medico ortopedico con cui collaboro e con cui è più semplice creare un iter riabilitativo adeguato.

Molto importante è anche la raccolta anamnestica e capire se ci sono stati dei movimenti ripetuti o dei gesti inconsulti che possono aver danneggiato la struttura, quindi anche quì capite come è fondamentale eseguire una prima valutazione in maniera rigorosa.

Altro aspetto molto importante dopo l’osservazione è anche la palpazione per capire eventuali infiammazioni come quello del “Segno di Hoffa” cioè che se il dolore aumenta alla compressione del tendine con il ginocchio flesso a 90°, può essere indicativo di infiammazione locale.

Esami strumentali

Nel caso in cui si stia valutando questo compartimento dei tessuti molli del ginocchio, è bee eseguire alcuni esami diagnostici.

Generalmente la cosa migliore per avere una diagnosi è una Risonanza magnetica del ginocchio che permette di indagare i tessuti molli. Altrimenti potrebbe essere indicata anche eseguire una ecografia muscolo-legamentosa per capire meglio dove e quanto è lesionato il tendine; ricordo però come l’ecografia, nonostante sia un esame molto valido, è comunque operatore dipendente e quindi può variare nei risultati.

Test funzionali

Andiamo a vedere ora quali sono i possibili test che vengono eseguiti per un problema al tendine rotuleo.

Sì perchè abbiamo sia dei test specifici per valutare l’eventuale infiammazione ma anche dei test sull’integrità delle fibre del tendine rotuleo.

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Abbiamo per esempio:

  • Test di resistenza all’estensione del ginocchio: valuta dolore e forza del quadricipite
  • Test di Palpazione Profonda e Compressione del Tendine Rotuleo: Identifica la sede esatta della tendinite
  • Single-Leg Decline Squat Test (Test di Stanish): Valuta il dolore durante il movimento eccentrico.
  • Step-Down Test: Valuta il carico eccentrico del tendine rotuleo.
  • Test della Sedia Isometrica: Valuta la resistenza del tendine in contrazione statica.

Quì sotto un esempio del single leg decline squat test.

Trattamento del Tendine Rotuleo

Trattamento conservativo

Ogni volta che si ha davanti un qualche problema al tendine rotuleo, il primo approccio che il paziente deve tentare è quello conservativo. Sì perchè nel 90% dei casi la soluzione avviene attraverso una fisioterapia adeguata, una serie di esercizi mirati (tipo esercizi eccentrici) e del trattamento magari con della terapia fisica.

Personalmente nel mio studio a Roma vedo spessissimo pazienti con problemi al ginocchio di questo genere e hanno un recupero pressochè completo nel giro di alcune settimane (a patto che non sia presente una vera e propria lesione).

Il trattamento conservativo deve essere individualizzato in base a tanti parametri, come il tono muscolare, la componente nervosa, la valutazione di un eventuale problema nel drenaggio venoso del ginocchio e capire la corretta tecnica di sollecitazione della parte durante i vari sports.

Può essere utile anche, in assenza di lesioni tendinee vere e proprie, anche un lavoro mirato di esercizi di stretching che vanno insegnati al paziente nello studio e che deve applicare da solo.

Accanto a questo genere di esercizi specifici, è importante anche inserire degli esercizi di rinforzo con carichi graduali per riprogrammare anche il sistema nervoso a riadattare i carichi sia durante movimenti di controllo motorio con il peso corporeo sia con l’estensione della gamba.

Nel mio studio personalmente trovo FENOMENALE l’utilizzo anche dei campi magnetici complessi (CMF) con cui mi avvalgo nella gestione dell’infiammazione, dell’edema e nel recupero del tessuto tendine e tissutale.

Approccio Chirurgico

L’approccio chirurgico per le lesioni del tendine rotuleo è riservato ai casi di rottura completa o di rotture parziali che non rispondono al trattamento conservativo. L’intervento consiste nella sutura diretta del tendine, utilizzando ancore o suture transossee per collegarlo alla rotula e alla tibia, ripristinando la continuità strutturale. In situazioni croniche o degenerative, può essere necessario ricorrere a un innesto tendineo, ad esempio, prelevato dal tendine quadricipitale o semitendinoso, per rinforzare la zona danneggiata. Dopo l’intervento di riparazione chirurgica, il paziente intraprende un percorso riabilitativo che prevede un’iniziale immobilizzazione seguita da fisioterapia, con l’obiettivo di recuperare progressivamente forza e mobilità, e possibilità di ritornare all’attività sportiva dopo un periodo di 6-12 mesi.

Esercizi e Riabilitazione

Fase acuta

Come abbiamo detto, nella fase acuta la cosa più importante è aiutare il ginocchio a ridurre la fase infiammatoria e ridurre il dolore. Infatti a livello riabilitativo in questa fase è molto utile della terapia fisica come il CMF che ho nel mio studio. Infatti in questo modo andiamo a lavorare subito sull’infiammazione, sulla riduzione dell’edema e sul processo di rigenerazione tendinea.

Molto utile è anche eseguire un lavoro di rilascio della muscolatura del quadricipite attraverso terapia manuale o attraverso tecniche di Osteopatia come Strain Counterstrain di cui sono un terapista Certificato.

É bene anche iniziare con qualche esercizio di semplice contrazione e rilascio in maniera isometrica per aiutare la riattivazione muscolare senza sollecitare il ginocchio con un carico dannoso.

Esercizi muscoli pelvici
Il dr. Daniel Di Segni mentre consegna esercizi mirati per la muscolatura del bacino e del ginocchio

A volte può essere utile anche l’utilizzo di un tutore o di una ginocchiera per conferire più stabilità durante la deambulazione. Può essere utile anche applicare creme antinfiammatorie e applicare del ghiaccio per ridurre l’edema e l’infiammazione.

Fase di Recupero

Nella fase di recupero da un problema di tendinite rotulea è importante cominciare ad eseguire una introduzione di carichi per gli esercizi nel ginocchio e cominciare a usare degli esercizi propriocettivi che coinvolgano non solo il ginocchio ma anche caviglia e anca. Cosa importante è comunque conferire in questa fase dei tempi di recupero per la struttura, che non deve quindi fare solo il movimento di estensione ma anche reimparare a gestire i carichi.

Il ginocchio deve imparare nuovamente, e con esso il cervello, a essere usato correttamente durante tutto il range di movimento e questo può essere fatto solo con un dettagliato programma di esercizi che riducano gli episodi di infiammazione del tendine.

Ritorno all’attività

Rinforzo muscolare ginocchio meniscopatia degenerativaNell’ultima fase è importante tornare alle attività sportive che si facevano prima del problema rotuleo in maniera graduale. Molti errori che vengono eseguiti è quello di tornare a fare gli stessi carichi e la stessa esasperata ripetizione di esercizi che venivano fatti prima. É fondamentale tornare a fare quello che si faceva ma in maniera graduale, ricordando che il tendine e le strutture del ginocchio devono di nuovo adattarsi a quelle sollecitazioni e che quindi potranno nuovamente eseguire quelle richieste precedenti.

Oltre ai carichi deve essere modulata anche la frequenza con cui si eseguono sport o sollecitazioni, calcolando che la fase di sforzo è importante tanto quanto quella del riposo. Ovviamente il tutto invece cambia nel momento in cui si è fatto un intervento chirurgico e quindi bisogna seguire pedissequamente le indicazioni del medico ortopedico.

Prevenzione

Una buona prevenzione riduce il rischio di tendinite rotulea, specialmente in sportivi e persone sedentarie. Tre aspetti chiave:

  1. Stretching mirato (quadricipite, ileo-psoas, fascia lata) per ridurre la tensione sul tendine.
  2. Rinforzo muscolare (quadricipite eccentrico, glutei e core) per un carico più equilibrato sul ginocchio.
  3. Postura e distribuzione dei carichi per evitare sovraccarichi errati.

Nel mio studio a Roma, personalizzo un programma di esercizi per prevenire e trattare il problema alla radice.

Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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