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A cosa serve
Iniziamo con il dire che generalmente chi acquista un tutore alla spalla è perchè generalmente ha una prescrizione di un medico a seguito di un infortunio oppure di una lesione (ossea o tendinea che sia) e quindi necessita di un ortesi capace di stabilizzare oppure immobilizzare la parte durante il periodo post-lesione.
Purtroppo solamente il medico ortopedico vi potrà dire per quanto tempo va tenuto questo tutore e per quante ore durante la giornata andrà indossato; certo è che in questa guida cercherò di mostrarvi quali sono i migliori strumenti per la vostra spalla e come tornare subito a muovere l’arto superiore.
Il tutore alla spalla ha uno scopo ben preciso: alleviare durante i movimenti i dolori che senti nella spalla, aiutando a combatterlo fino a farlo sparire definitivamente. Purtroppo alcune persone pensano che quest’ortesi sia una sciocchezza oppure una perdita di tempo; in realtà non dobbiamo sottovalutare questo aspetto in quanto anche grazie all’ortesi passa la guarigione, magari a seguito di una frattura alla spalla.
Purtroppo il tutore alla spalla non è una cosa che va comprata solamente in caso di lussazione alla spalla (per lussazione si intende la perdita parziale o totale del contatto delle superfici articolari) ma anche per aiutare l’articolazione durante le attività sportive per non sentire dolore oppure per stabilizzare l’articolazione durante il gesto atletico.
Come abbiamo specificato prima, deve essere il medico ortopedico che, dopo un’attenta visita, saprà indicarti la tipologia di tutore da utilizzare ed eventualmente scegliere poi la miglior marca/caratteristica per tornare a stare bene.
Accenno anatomico della spalla
La spalla è l’articolazione più mobile e per questo più complessa di tutto il corpo umano: infatti è composta da 5 articolazioni di cui 3 vere e due “false” che permettono, attraverso il loro movimento sincrono e coordinato, il movimento in maniera fluida e senza alcun tipo di dolore.
Le ossa principali della spalla sono:
- Omero: Osso lungo dotato superiormente di una superficie sferica capace di articolarsi con una cavità della scapola (glena) permettendo ampi gradi di movimento di tutto l’arto superiore.
- Scapola: Osso paro posizionato dietro al torace e che presenta una cavità che accoglie (insieme ad altri tessuti molli che aiutano la congruità) la testa dell’omero. Presenta inoltre una superficie a becco (acromion) il quale ha una superficie articolare per relazionarsi con la clavicola, andando a formare l’articolazione composta dall’acromio e dalla clavicola.
- Clavicola: anch’esso osso lungo fatto a mo di spirale che ha nella sua parte distale la superficie che si relazione con l’acromion, mentre nella sua parte più mediale una componente che si lega con lo sterno.
Numerosi sono invece i muscoli che servono a tenere in sede la spalla durante i movimenti e a far compiere ai capi articolari un movimento ampio e preciso.
Quando si usa un tutore alla spalla
Ti stai chiedendo quando utilizzare il tutore per la spalla? Se la risposta è si, qui di seguito ti spiego in quali casi si ricorre all’utilizzo del tutore spalla.
- Spalla rotta
- Dolore alla spalla
- Patologie dell’articolazione acromion-clavicolare
- Lussazione di spalla
- Frattura del trochite
- Lesione dei muscoli della cuffia dei rotatori
- Instabilità durante lo sport
- Spalle e schiena curva
- Dislocazione della spalla dopo un ictus
Parola all’esperto che ci consiglia i modelli
Visionando online le migliori case produttrici per articoli di ortopedia (come appunto per i tutori alla spalla), abbiamo verificato i migliori modelli di tutori spalla per ogni specifica sezione.
Caratteristiche generali da tenere in mente
Che sia per una lussazione di spalla, oppure a seguito di un intervento chirurgico in una frattura, alcune norme devono essere chiare e devono avere caratteristiche essenziali.
Infatti alcuni pensano che un tutore vale l’altro…ERRATO!
L’ortesi in questione deve innanzitutto svolgere un’azione ben precisa: salvaguardare l’articolazione da un eventuale peggioramento/ricaduta. Infatti se si sceglie un ortesi di qualità bassa, si avranno spesso situazioni di mancata stabilità e di rischio di aggravare la propria condizione.
La resistenza della struttura deve essere sempre di prima qualità: se si vede un oggetto che non soddisfa a pieno come qualità delle cuciture e resistenza alle trazioni, allora è fondamentale agire subito per sostituire il tutore della spalla e acquistarne di uno nuovo.
Inoltre fondamentale è anche la qualità dei tessuti scelti dal produttore: esistono ormai una miriade di tessuti e stoffe per creare un tutore, ma è nella bontà delle materie prime che va la miglior resa in termini di durata e di efficacia nella funzione.
Materiali come il neoprene rappresentano al momento la miglior qualità disponibile nella vasta gamma di tutori per la spalla, in termini sia di elasticità, resistenza ma anche igiene; la leggerezza e il comfort che si ha durante l’utilizzo di questo strumento rende di primaria categoria questo genere di tessuto.
Abbiamo parlato di resistenza, ma anche la stabilità è un concetto che va a braccetto proprio con la resistenza: infatti sia che si parla di un tutore per una lussazione, sia che sia un tutore post intervento, la capacità di ammortizzare eventuali urti e mantenere la tensione interna al tutore sono requisiti fondamentali che vanno assolutamente ricercati.
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Ultimo ma non meno importante è la componente igienica che va ricercata in quanto, visto che il paziente dovrà tenerlo per numerosi giorni, è importante che questo sia lavabile e che non perda, a seguito dei lavaggi, le peculiarità sopra descritte.
Tutore frattura della spalla
Dopo una frattura di spalla, è fondamentale che la parte possa guarire in maniera spontanea ed efficace attraverso una immobilizzazione completa con il braccio addotto (vicino al torace) e che deve esser portato non meno di 30 giorni. Questo tutore, chiamato spesso “a bauletto” risulta essere ottimale nei casi in cui il braccio deve essere semplicemente abbandonato e non esser controllato dai muscoli, i quali attraverso la loro attivazione, potrebbero arrecare un qualche danno ai mezzi di sintesi o alla frattura stessa.
Tutore dolore spalla
Se è presente invece un forte dolore e si sta cercando un tutore che possa in qualche modo alleviare la sintomatologia, fondamentale in primis capire cosa sta generando questo fastidio; per capirlo è necessario rivolgersi ad un esperto capace di capire l’origine del problema e quindi suggerire un eventuale tutore adatto.
Tutore per la clavicola
Sei alla ricerca di un tutore che possa aiutarti nella gestione della tua patologia che coinvolge la clavicola? Ovviamente esistono ortesi in grado di aiutarti in questa tua condizione e che possono essere di reale aiuto anche nei casi di intervento chirurgico che coinvolge questa articolazione.
Ortesi per la Lussazione di spalla
La perdita di congruità tra l’omero e la glena (la cavità della scapola che avvolge al testa omerale) è spesso una componente molto invalidante per il paziente e, una volta accaduto questo incidente, è necessario adoperarsi in primis con un’immobilizzazione della zona con un tutore adeguato e poi eseguire un corretto percorso riabilitativo per evitare delle recidive.
Tutore per lo sport
Nelle palestre, nei circoli sportivi sono molto frequenti gli atleti che indossano un tutore per la spalla: questo strumento risulta essere particolarmente utile nelle problematiche come le dislocazioni, le instabilità multidirezionali e nelle condizioni in cui il paziente soffre con i tendini della spalla..
L’azione che viene svolta nell’atleta è quella di mantenere ben salda l’articolazione ed evitare che questa possa compiere dei gesti estremi a dei gradi elevati, soprattutto durante il gesto atletico ad alta velocità.
Tutore per raddrizzare le spalle curve
Se potessi avere un euro per quante volte ho sentito dire dai miei pazienti se ci fosse un tutore per raddrizzargli la schiena e le spalle…a quest’ora sarei in un paradiso caraibico!
Ovviamente il percorso per correggere la postura è qualcosa di lungo e che dedica molte energie, ma che dà enormi soddisfazioni sia in termini di annullamento completo del dolore, ma anche una nuova sensazione del corpo e del suo movimento.
Esistono però alcuni ausili che aiutano a “ricordare” al cervello la corretta posizione, magari durante le ore passate davanti al computer e che arrecano danni non solo al dorso ma anche al alle vertebre del collo con conseguenti dolori toracici e discopatie cervicali.
Tutore per la spalla dopo un ictus
Sebbene mi sia specializzato nel corso degli anni nella terapia manuale ortopedica e nelle sindromi dolorose, non dimentico le problematiche neurologiche affrontate durante il mio tirocinio universitario.
Uno dei problemi principali nei pazienti che hanno subito un evento vascolare cerebrale è la completa paralisi flaccida dei muscoli che tengono in sede la spalla, con conseguente dislocazione verso il basso con la sindrome della “spalla emiplegica”. Questa condizione può essere tamponata attraverso una specifica fisioterapia e attraverso l’utilizzo di un particolare tutore che impedisce la discesa dell’arto paralizzato verso il basso, permettendo quindi anche un più efficace recupero post-evento vascolare.