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L’emicrania vestibolare è una patologia poco conosciuta. È più di un semplice mal di testa. Chi ne soffre avverte vertigini e instabilità. Per molti, compiti semplici come alzarsi dal letto o camminare possono risultare difficili. Se tutto ciò vi suona familiare, non siete soli. Molte persone convivono con questo problema, spesso senza sapere di cosa si tratta.
La cefalea con vertigini può essere gestita e risolta con una strategia adeguata. Nel mio studio a Roma tratto ogni settimana vari pazienti che hanno avuto questa diagnosi e andando a trattare le strutture coinvolte se ne può uscire in maniera sicura, migliorando giorno dopo giorno anche grazie a degli esercizi mirati.
Se hai vissuto questi sintomi, sai quanto possono essere frustranti e imprevedibili. La buona notizia è che, con un trattamento mirato e personalizzato, è possibile ridurre significativamente l’impatto di questa condizione.
Emicrania vestibolare Sintomi
Chi soffre di emicrania e vertigini può sperimentare una varietà di sintomi, che vanno ben oltre il classico mal di testa:
- Vertigine improvvisa, anche senza movimenti bruschi;
- Sbandamenti o sensazione di instabilità, spesso peggiorati in ambienti affollati o con luci intense. Questo avviene anche per un coinvolgimento del sistema nervoso insieme all’intervento degli occhi;
- Mal di testa pulsante, di solito localizzato su un lato della testa ma può essere globale della testa;
- Nausea e vomito, associati a vertigini o dolore;
- Fotofobia e fonofobia, ossia ipersensibilità a luci e rumori. A volte sono proprio i rumori o la luce intensa che fa da attivatore del mal di testa;
- Nebbia mentale e difficoltà di concentrazione.
- Sintomi vestibolari: sono tutti quei sintomi legati alla sfera vestibolare come sentire di camminare su di un pavimento non normale, oppure sentire di essere trascinati da un lato mentre si cammina.
Questi episodi possono durare da pochi minuti a diverse ore, lasciando spesso una sensazione di affaticamento e frustrazione. Sono sensazioni la cui presenza, senza un trattamento adeguato, può diventare cronica.
Cause della cefalea vestibolare
Le cause dell’emicrania vestibolare non sono ancora del tutto comprese, ma le ricerche suggeriscono che si tratti di un’interazione complessa tra il sistema nervoso centrale e il sistema vestibolare, responsabile del nostro senso dell’equilibrio.
I principali fattori che possono contribuire includono:
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- Disfunzioni neurologiche: il cervello reagisce in modo anomalo a certi stimoli, attivando in maniera alterata il sistema andando a determinare disturbi vestibolari.
- Tensioni muscolari cervicali: spesso si associa una rigidità al tratto cervicale, che può peggiorare i sintomi. Ricordo come il sistema muscolare è intimamente collegato alla risposta nervosa proveniente dagli organi dell’equilibrio
- Trigger esterni: alimentazione (alcol, caffeina, cioccolato), stress, insonnia, e persino cambiamenti atmosferici. Anche la poca idratazione può fornire un effetto deleterio e generare un problema di mal di testa
- Predisposizione genetica: chi ha una storia familiare di emicrania è più suscettibile.
- Stimoli Visivi: a volte stare in situazioni con molta luce oppure con cambiamenti repentini della luce circostante al paziente può far incasinare il sistema che reagisce con un mal di testa e con quella che viene chiamata vertigine emicranica.
- Stimoli uditivi: Forti rumori oppure un inquinamento sonoro fanno sì che il sistema uditivo (collegato all’orecchio interno) vada a scaricare male sul vestibolo che a catena genera un attacco di emicrania vestibolare.
Emicrania vestibolare Cura
Superare l’emicrania vestibolare richiede un approccio integrato e personalizzato. La cosa di cui vado forse più fiero è che sono riuscito a creare una rete di professionisti che, attraverso un dialogo costante, hanno la possibilità di inquadrare e migliorare efficacemente la problematica del paziente. Il mio studio a Roma è infatti l’unico in Italia specializzato nel trattamento delle sindromi vertiginose.
Ma torniamo all’inquadramento del trattamento.
Ecco un approfondimento delle principali soluzioni disponibili:
1. Valutazione personalizzata
Ogni paziente è unico, e un trattamento efficace inizia con una diagnosi accurata che deve essere fatta da un medico. È fondamentale:
- Analizzare la tua storia clinica per individuare eventuali fattori scatenanti;
- Valutare la postura e lo stato del tratto cervicale, spesso correlato alle vertigini;
- Escludere altre patologie, come la malattia di Menière o la labirintite.
2. Terapie manuali per il tratto cervicale
Le tensioni muscolari nella zona cervicale sono spesso un fattore aggravante nell’emicrania vestibolare. Attraverso tecniche manuali mirate, è possibile:
- Rilasciare le tensioni muscolari;
- Migliorare la mobilità articolare del collo;
- Ridurre la compressione nervosa che può contribuire ai sintomi.
- Migliorare il controllo muscolare e di movimento della zona del collo
Molti pazienti notano un miglioramento significativo già dopo poche sedute.
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Molto utile può essere il lavoro che si fa sia con la metodica Strain Counterstrain che con un lavoro manuale di liberazione del connettivo; in alcuni casi anche la fibrolisi meccanica può essere un valido aiuto.
Se invece si vuole lavorare sulla parte puramente articolare si può optare o con un trattamento di manipolazioni vertebrali oppure un trattamento con delle mobilizzazioni con movimento secondo la tecnica Mulligan.
3. Riabilitazione vestibolare
La riabilitazione vestibolare è un pilastro fondamentale nel trattamento. Si tratta di un programma personalizzato di esercizi mirati a:
- Migliorare l’equilibrio e ridurre la sensibilità agli stimoli;
- “Riprogrammare” il sistema vestibolare per rispondere meglio ai cambiamenti di posizione e movimento;
- Diminuire la frequenza e l’intensità delle vertigini.
- Rinforzare la risposta fisiologica dei riflessi vestibolari che, chi soffre di episodi di vertigine, vengono a ridurre la propria attivazione.
Gli esercizi vengono adattati alle esigenze del paziente, includendo movimenti della testa, allenamenti visivi e tecniche di stabilizzazione.
4. Controllo motilità oculare
Anche in questa condizione è fondamentale andare a visionare come l’occhio si comporta: questo va inteso sia come movimento degli occhi che performance dell’occhio stesso.
Sicuramente è importante avere un consulto con un medico oculista che controlla l’occhio a livello organico e capire come intervenire; ciò che consiglio però è un’analisi specifica a livello anche oculomotoria e di come l’occhio incide sulla postura del collo e degli altri organi (vedi vestibolo).
Nel mio studio infatti si fanno anche dei test specifici sugli occhi e, nel caso di positività, consiglio un’optometrista specializzata proprio in questi disordini.
5. Gestione dello stress
Stress e tensioni emotive sono tra i più comuni fattori scatenanti. Per affrontarli:
- Tecniche di rilassamento: esercizi di respirazione profonda e mindfulness;
- Organizzazione della routine: mantenere una regolarità nel sonno e nell’attività fisica può fare la differenza; Eliminare le “tossine mentali” che si accumulano durante la giornata porta un grandissimo giovamento.
- Attività sportiva: trovare uno sport che scarica la mente aiuta sicuramente il corpo a rispondere meglio agli stress e a gestire meglio gli attacchi di emicrania vestibolare.
- Consulenza specifica: in alcuni casi, un supporto psicologico può aiutare a gestire le fonti di stress cronico. Infatti sono solito consigliare una psicologa con cui collaboro e che fa migliorare enormemente la sintomatologia dei pazienti.
6. Cambiamenti dello stile di vita
Un approccio olistico considera anche abitudini e routine quotidiane:
- Alimentazione mirata: evitare i cibi trigger noti (come caffeina e cioccolato) e adottare una dieta equilibrata;
- Attività fisica regolare, compatibile con la tua condizione;
- Mantenersi Idratati ogni giorno con almeno 2 litri di acqua (evitando tisane drenanti quindi)
- Riduzione dell’esposizione a stimoli visivi intensi (ad esempio, luce blu degli schermi). Anche il continuo scorrere sullo schermo dello smartphone può essere deleterio.
7. Approccio farmacologico (se necessario)
In casi selezionati e secondo alcuni criteri diagnostici, il trattamento farmacologico può essere utile. I farmaci possono:
- Prevenire gli episodi di emicrania (profilassi);
- Gestire i sintomi acuti (ad esempio, antinausea o antidolorifici).
- Alcuni usano somministrare anche farmaci antinfiammatori
Perché scegliere il mio studio a Roma
Da anni, aiuto pazienti con emicrania vestibolare e vertigini a ritrovare il proprio equilibrio. Il mio approccio combina:
- Terapie manuali mirate per rilassare i muscoli cervicali e migliorare la mobilità;
- Programmi di riabilitazione vestibolare personalizzati;
- Supporto nello sviluppo di strategie di gestione dello stress e miglioramento della qualità della vita.
Ogni trattamento è cucito su misura per le tue esigenze, con l’obiettivo di ridurre i sintomi e restituirti la serenità quotidiana.
Il mio è uno studio unico in Italia, in cui sono affrontati tutti gli aspetti che possono portare le vertigini in maniera globale, con la possibilità di indagare e affrontare meglio la problematica sia con un terapista specializzato nelle vertigini, sia attraverso alcuni specialisti collegati.