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Instabilità posturale

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Sentirsi costantemente in barca, non capendo cosa ti succede è veramente sconfortante. In più hai fatto visite specialistiche, magari dall’otorino, e ti hanno detto che è tutto ok ma tu continui ad avere questa instabilità nel camminare o a stare fermo.

Conosco questa situazione perchè GUARISCO questi sintomi ogni giorno nel mio studio a Roma.

Ma vediamo quindi cosa effettivamente è questa sensazione e cosa è possibile fare.

Definizione di instabilità posturale

Cerchiamo inizialmente di fare una vera e propria chiarezza su questa spiacevole sensazione.

Si intende per instabilità posturale (quella che in inglese viene chiamata “dizziness”) una sensazione soggettiva e completamente personale di non piena stabilità posturale, che può manifestarsi sia mentre si cammina che mentre si sta fermi (anche seduti).

Le altre persone non vedono questa instabilità che è proprio interna, quindi a volte risulta esser difficile descrivere la condizione di mancanza di equilibrio.

instabilità posturale cosa è

I movimenti risultano essere normali ma ciò che a volte risulta esser difficoltoso è eseguire un movimento rotatorio con la testa o quando si cambia direzione, quasi a rischio di avere delle brutte cadute; la sensazione è che questo senso di instabilità si ripercuota anche nella precisione dei movimenti fini e tutto diventa estremamente difficoltoso e faticoso in quanto bisogna esser concentrati per svolgere dei movimenti che dovrebbero esser normali e semplici ma in realtà non è così.

Differenza con cupolitiasi e instabilità posturale

Ma allora potrete chiedere: “ma Dr. Daniel Di Segni, che differenza c’è allora con gli otoliti e la vertigine parossistica benigna?”.

Effettivamente c’è una grande differenza perchè nelle patologie che riguardano l’orecchio interno la dizziness non è proprio collegata nè inclusa: nella cupolitiasi c’è uno spostamento degli otoliti nei canali semicircolari e il paziente ha una sensazione di vertigine oggettiva dove tutto gira e sembra di stare dentro a una lavatrice.

Nell’instabilità posturale la cosa è differente: non gira tutta la stanza che anzi è ferma, ma è proprio il paziente a sentirsi sballato e ad avere costantemente una sensazione di instabilità soggettiva. In aggiunta in questa condizione di giramenti di testa non c’è un attacco di vomito violento, mentre può esserci in entrambi una nausea.

Sensazioni e sintomi della sindrome da instabilità posturale

Vediamo quali sono i sintomi che mi riferiscono ogni giorno i pazienti nel mio studio e che hanno questa condizione:

  • Difficoltà nel camminare in maniera lineare (nonostante non ci sia una tendenza destra o sinistra nel camminare)
  • Sensazione di pavimento molle o d’acqua
  • Movimenti della testa come se si fosse dentro un video al rallentatore
  • Sensazione di vertigini soggettive
  • Difficoltà di concentrazione
  • Disturbi visivi vari
  • Indolenzimento sui muscoli occipitali
  • Incapacità a calcolare bene le distanze tra le cose (i pazienti urtano spesso la porta, la macchina ecc. perchè non calcolano bene le distanze)
  • Fatica immensa a fare le cose perchè si è sempre confusi e quindi la concentrazione viene meno
  • Ansia
  • La sensazione di movimento cambia in base alle attività che si svolgono

Diagnosi

Questo è un bel guaio, perchè effettivamente questa tipologia di situazione non ha una competenza precisa in ambito medico. Effettivamente la prima figura medica a cui si può pensare è quella dell’Otorino che però controlla come il sistema vestibolare sta. Generalmente questa condizione non è propria di un problema vero del sistema dell’orecchio interno, quindi una visita otorinolaringoiatrica è importante farla per escludere che ci siano altre cause ma spesso si concluderà con un nulla di fatto.

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Essendo io un Fisioterapista specializzato in questi disturbi, è possibile nel mio studio a Roma eseguire una valutazione a 360° per capire la causa del problema: sì perchè questa condizione non è una vera e propria patologia, ma una sorta di corto circuito parziale di vari sistemi che non dialogano adeguatamente tra loro e portano ad una sensazione di instabilità e difficoltà nell’avere una postura ferma.

Ciò che spesso avviene anche è una sorta di depotenziamento di tutti quei riflessi “minori” che gestiscono la deambulazione e la stabilità che, per X motivi, vengono a essere inibiti o che non svolgono più la loro funzione. Ecco quindi che diventa fondamentale anche valutare l’eventuale deficit di questi riflessi ed eseguire un’adeguata riabilitazione vestibolare per recuperare le risorse perse.

Ciò che viene spesso a mancare è una visione di insieme: troppo spesso i pazienti vanno dall’otorino o dal medico neurologo e gli viene detto che è tutto ok… Sì ma il paziente ancora sbanda e non è stabile!

Trattamento e cura

Sicuramente questa è la parte che più ti interessa riguardante questa sorta di malattia e vuoi capire come effettivamente ridurre il rischio di cadute e avere un approccio terapeutico adeguato per i tuoi problemi.

Facciamo prima una precisazione: questo articolo è scritto per te che hai un sistema nervoso “sano” e non hai delle patologie neurologiche accertate come per esempio Atassie cerebellari, morbo di parkinson o danni vascolari post ischemici. In quel caso ovviamente il tipo di trattamento è da inquadrare meglio in base alla patologia e in accordo con il medico in cura.

Trattamento instabilità posturale
Il Dr. Daniel Di Segni mentre esegue delle manovre per guarire un paziente dall’instabilità posturale

In prima istanza la cosa fondamentale è la valutazione del paziente sia durante la stazione eretta che facendo un’analisi della postura mentre cammina: sono segnali che possono uscire fuori anche durante una camminata semplice dentro lo studio ma che, un occhio attento come il dr. Daniel Di Segni, può manifestare il grado di instabilità a cui è soggetto il paziente.

Nell’instabilità posturale la cosa importante è anche analizzare la posizione della testa durante la giornata e come sta messo il rachide cervicale; sempre più spesso mi trovo delle persone con la testa veramente appesa in avanti, quasi penzolante.

Importante è valutare anche il distretto visivo con dei test specifici a livello visuoposturale per indagare come il sistema visivo interferisce con la postura e capire se partecipano nella sensazione di instabilità. Esistono inoltre dei test specifici anche che riguardano l’articolazione temporo mandibolare che a quel punto necessita di una rieducazione e un trattamento riabilitativo ad hoc mirato e concorde con gli altri distretti disfunzionali.

Il Trattamento nel mio studio è infatti secondario ad un’attenta visita iniziale e si andrà infatti a recuperare quelle risorse che sono state perse. Io penso sempre che il paziente ha in sè il potenziale per recuperare da questo disturbo con sintomi vertiginosi, è fondamentale solamente tirare fuori queste energie nascoste.

La cura è attraverso una serie di manovre a livello del rachide cervicale per ripristinare sia il corretto assetto sia dando un’informazione meccanica al rachide cervicale ma anche a livello neurologico per ripristinare le “catene informazionali” che provengono dal collo e che scendono dal collo.

Inoltre, nel caso in cui si abbiano problemi temporo-mandibolari, consegnare esercizi e fare delle manovre per una mandibola che scrocchia aiuta anche le irritazioni provenienti da questo distretto.
Se sono presenti disordini anche a livello oculomotorio o di prestazioni visive mi avvalgo di un’optometrista fenomenale con cui lavoro in sinergia per riequilibrare l’asse occhi-collo.

Sì perchè a volte non basta trattare il rachide cervicale, è fondamentale fare anche un lavoro che riguardi l’aspetto motorio degli occhi e di miglioramento delle performance visive per ridurre il fastidio dell’instabilità. Occhi e collo sono come due fratelli siamesi: dove va uno va anche l’altro per una serie di motivazioni neurologiche e di riflessi.

Inoltre sono fondamentali degli esercizi che, una volta “negativizzato” sia il rachide cervicale, l’occhio e la mandibola, possono recuperare la corretta attivazione di alcuni riflessi vestibolari importanti attraverso quella che viene chiamata riabilitazione vestibolare.

Ovviamente questo è un abbozzo delle varie cose che possono essere fatte per questo problema, il quale necessita ovviamente di un controllo periodico da parte del dr. Daniel Di Segni e di aver completato completamente un percorso di guarigione da questa sensazione di movimento costante.

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Riguardo Daniel Di Segni
Daniel Di Segni
Nel mio Studio “Cervicale e Vertigini” di Roma, investo moltissime risorse economiche e professionali per permettere al paziente di avere una fisioterapia di qualità ed individuare il miglior percorso riabilitativo per la singola esigenza e situazione del paziente riducendo quindi il numero delle sedute fisioterapiche.

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