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Stai avendo anche tu un problema di perdita di equilibrio mentre cammini oppure quando stai in piedi e non sai cosa fare? Beh, sono tantissime le persone che soffrono come te e che non sanno come fare. Per questo ho scritto quest’articolo proprio per aiutarti a orientarti nel tuo disagio e a risolvere con le terapie mirate.
Definizione di perdita di equilibrio
Vediamo quindi una possibile definizione di questo disturbo e capire innanzitutto se si è davanti ad una vera e propria patologia oppure una condizione mista di più problemi che scaturiscono in delle perdite di equilibrio.
Possiamo quindi definire questa condizione di “capogiri” come una condizione di instabilità posturale sia da fermi che durante la marcia, non riconducibile effettivamente ad un problema legato agli organi dei equilibrio. Questa sensazione più che altro avvertibile in testa è una sensazione soggettiva di cambiamento del proprio stato di equilibrio con conseguente stato d’ansia e sensazione di malessere generale.
Questa condizione di problemi di equilibrio sono da ricercare quindi in varie condizioni che andremo a valutare insieme.
Cause più comuni della perdita di equilibrio
Dobbiamo sicuramente fare una prima distinzione, cioè:
- Cause che riguardano gli organi dell’equilibrio
- Cause di carattere sistemico
- Cause di carattere emotivo
- Cause da cercare nella mancata integrazione tra i segnali provenienti tra i vari organi del corpo.
- Traumi
Vediamole nel dettaglio.
Problemi all’orecchio interno
Come abbiamo detto, un problema proprio derivante dall’organo dell’equilibrio può ovviamente portare a dei giramenti e ad avere questa sensazione di disequilibrio.
Delle possibili cause possono essere:
- Vertigini posizionali parossistiche benigne (BPPV)
- Labirintite
- Malattia Di Meniere
- Infezioni dell’orecchio (otiti)
- Degenerazione a causa dell’età di alcune strutture interne all’orecchio
- Neurite vestibolare
Puoi trovare gli approfondimenti delle varie patologie cliccando sul nome della patologia, ho scritto proprio degli articoli per aiutarti nel capire.
Cause sistemiche associate alla perdita di equilibrio
Vediamo ora quali sono le altre situazioni, diciamo di carattere generale, che possono indurre una sensazione di movimento del corpo oppure una vera e propria perdita di equilibrio é.
- Diabete: Le persone affette da diabete possono subire una perdita di equilibrio a causa di un danno ai nervi, noto come neuropatia diabetica. La neuropatia diabetica, che può causare danni ai nervi dei piedi e delle gambe, può rendere difficile mantenere l’equilibrio e aumentare il rischio di cadute. Inoltre, livelli elevati di zucchero nel sangue possono causare disidratazione e compromettere l’equilibrio.
- Problemi cardiaci: un problema riguardante il cuore, come variazioni della pressione sanguigna, frequenza cardiaca oppure condizioni più gravi come attacco ischemico al cuore o al cervello, possono evocare una perdita di equilibrio importante.
- Farmaci: sovradosaggio di farmaci oppure effetti collaterali di una terapia farmacologica, magari per altre patologie concomitanti, possono facilmente evocare sbandamenti e sensazione di mancanza di equilibrio. Un esempio sono i farmaci ansiolitici, sedativi, antistaminici, anticonvulsivanti e diuretici.
- Carenze nutrizionali: se c’è un’alimentazione errata o squilibrata possono esserci vari problemi legati all’equilibrio. Un esempio è la Carenza di vitamina B12, Zinco, Acido Folico, magnesio.
Cause di carattere emotivo
Anche la psiche gioca un ruolo importante nei problemi della perdita di equilibrio nel camminare. Vediamo quindi quali sono le possibili situazioni.
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Ansia: I problemi di equilibrio possono derivare dall’ansia, in particolare quando questa è associata a vertigini o a una sensazione di svenimento.
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Depressione: La depressione può provocare sensazioni di stanchezza e debolezza, che a loro volta possono causare difficoltà nel mantenere l’equilibrio.
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Stress Cronico: Lo stress prolungato può provocare tensione nei muscoli e squilibri.
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- Traumi emotivi: uno shock emotivo può ovviamente ripercuotersi sul sistema dell’equilibrio e creare problemi e disturbi.
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I problemi di salute mentale, tra cui la schizofrenia, la depressione maggiore e la malattia bipolare, possono causare difficoltà di equilibrio.
Traumi
Purtroppo colpi relativi alla testa o al sistema dell’equilibrio può determinare un problema di difficoltà a mantenere la corretta posizione posturale. Un esempio sono:
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Se una persona subisce un colpo alla testa o una lesione cerebrale, può subire un trauma cranioencefalico che può portare a danni al sistema vestibolare e/o al cervello, con conseguenti difficoltà di equilibrio. Un esempio è il trauma cranico.
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I traumi al collo o alla colonna vertebrale cervicale possono causare danni ai nervi o ai muscoli che regolano l’equilibrio, chiamati traumi cervicali.
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I danni alle orecchie interne, come l’otite media o l’otite esterna, possono causare problemi di equilibrio e disturbi a causa dell’impatto sul sistema vestibolare.
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Le lesioni del midollo spinale possono avere un impatto sull’equilibrio a causa di danni ai nervi o ai muscoli che gestiscono l’equilibrio in seguito a un trauma.
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I traumi muscoloscheletrici, ovvero le lesioni a muscoli, ossa o articolazioni, possono danneggiare i muscoli e le ossa responsabili dell’equilibrio e causare problemi di equilibrio.
Cause di mancata integrazione sensoriale
Quando è presente un problema non di organo, bensì sul suo funzionamento, ecco che compaiono i vari disturbi e la sensazione di movimento del corpo.
Sì perchè questa è la condizione più frequente e quella che tratto ogni giorno nel mio studio. Vedremo come ovviamente è fondamentale affrontare ogni situazione con i vari medici.
Questa situazione possiamo definirla non come una vera e propria patologia, bensì come una condizione derivante dall’interferenza tra vari organi (occhi, cervicale, mandibola, alimentazione, stato emotivo ecc.) che possono generare una perturbazione relativa all’apparato vestibolare (canali semicircolari dell’orecchio). In queste situazioni l’unica cosa da fare innanzitutto è capire qual’è il distretto che sta creando problemi e quindi sistemarlo, favorendo un recupero globale della situazione.
Se si sistema il collo e la cervicale ma non si sistema il sistema visivo, ecco che risulta impossibile arrivare al traguardo del benessere e capire quali sono per il disequilibrio cause.
Questa tipologia di situazione è quella che viene affrontata nel mio studio a Roma. Sono infatti l’unico fisioterapista con il mio centro specializzato su questi disturbi in tutto il territorio nazionale italiano. Infatti avendo io creato una rete di professionisti che dialogano tra loro, ho la possibilità di risolvere il problema del paziente in poco tempo affrontando contemporaneamente tutti i distretti che creano il poco equilibrio.
La peculiarità del mio studio è che i vari professionisti dialogano tra loro mettendo il paziente al centro del progetto affinchè si possano recuperare tutti i distretti che non lavorano bene.
Vi assicuro che la maggior parte delle persone che soffre di questi problemi di vertigini soffrono proprio di questa categoria: purtroppo i medici non affrontano in maniera adeguata e globale il paziente, ma guardano solo nella loro piccola e ristretta posizione della loro specializzazione. Manca un po’ la visione d’insieme che in queste situazioni è la chiave del successo per chi soffre di vertigini e continua perdita di equilibrio.
Diagnosi per la perdita di equilibrio
Vediamo ora quali sono gli strumenti in mano al medico per fare una corretta diagnosi per una continua perdita di equilibrio.
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Anamnesi : Il medico può chiedere al paziente di fornire informazioni sulla sua storia clinica, compresi i sintomi che avverte, da quanto tempo li avverte e cosa li scatena.
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- Esame fisico: il medico può esaminare il paziente per verificare eventuali problemi muscoloscheletrici, neurologici o vestibolari che possono causare la perdita di equilibrio.
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Test: Le capacità di equilibrio di un paziente possono essere valutate attraverso una serie di test, tra cui il test di Romberg, il test statico unipodale e il test statico bipodale.
Inclusi tra questi possono essere valutati i movimenti oculari e quelli relativi all’influenza della lingua.
- Test di laboratorio: il medico può ordinare esami del sangue e delle urine per verificare eventuali problemi di salute sottostanti che possono causare la perdita di equilibrio.
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Imaging: Il medico può consigliare esami di diagnostica per immagini, come TAC o risonanza magnetica, per identificare eventuali problemi nel cervello o nel sistema vestibolare.
- Test vestibolari: Il medico può utilizzare test come l’elettronistagmografia (ENG), l’audiometria vestibolare (VNG) per valutare la funzionalità del sistema vestibolare.
C’è da dire però che molto spesso, come giungono nel mio studio a Roma, molti pazienti arrivano che però non hanno una vera e propria diagnosi, bensì sanno ciò che non hanno. Sembra un paradosso ma è così, sono da una parte tranquillizzati che a livello neurologico e vestibolare è tutto ok, ma loro stanno ancora male e non hanno un corretto equilibrio.
Ecco perchè è fondamentale andare a valutare anche gli altri distretti che partecipano all’equilibrio.
Sintomi associati all’instabilità posturale
Purtroppo però, come spesso mi accade con i miei pazienti, non sempre c’è solo un senso di instabilità posturale, ma sono presenti altri sintomi correlati come per esempio:
- Giramento di testa quando si gira la testa molto velocemente oppure durante un cambio di direzione
- Mal di testa
- Nausea
- Acufene
- Click alla mandibola
- Sensazione di stordimento che può variare durante l’arco della giornata o rimanere fisso
- Improvvisa caduta a terra
- Fastidio agli occhi e bisogno di avere una luce soffusa
- Difficoltà di concentrazione
- Movimenti muscolari involontari (spesso dettato da emotività molto agitata)
Quando consultare uno specialista
Ovviamente, per questo genere di situazioni, il mio consiglio è innanzitutto eseguire una visita otorinolaringoiatrica che permette di indagare innanzitutto se sono presenti delle vertigini centrali o se è necessario eseguire qualche accertamento radiologico/clinico.
Quando si parla di questioni inerenti la perdita di equilibrio, l’interfacciarsi con un medico specializzato in queste situazioni è molto importante, perchè permette di creare un lavoro fantastico negli interessi del paziente.
Ovviamente il medico va contattato quando ci sono situazioni gravi a livello neurologico come:
- nausea importante
- vertigini violente
- difficoltà a stare verticali
- alterazioni importanti della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca
Una volta passata la fase acuta, sicuramente consultare uno specialista di vertigini e sbandamenti come il dottor Daniel Di Segni è fondamentale per capire come continuare il percorso di guarigione.
Cura
Nel momento in cui si ha questa difficoltà a stare in equilibrio, la diagnosi è fondamentale per proseguire.
Purtroppo però come dicevo prima, spesso i pazienti non hanno una vera e propria descrizione o spiegazione del perchè stanno male. Continuano a stare in questa sorta di limbo che non permette di stare bene ma che non limita (apparentemente dall’esterno) la vita nelle sue funzioni.
Nel mio studio infatti, prima di iniziare un percorso terapeutico, si deve fare una valutazione approfondita su tutto ciò che riguarda il paziente.
La cura infatti passa nell’inquadrare quali sono gli aspetti da sistemare dando una serie di stimolazioni adeguate e costanti cosicchè il sistema possa riprendere i “corretti binari”.
Nel mio studio a Roma infatti eseguo durante la valutazione un’analisi posturale, faccio eseguire dei test vestibolari, specifici per capire l’origine dei problemi e iniziare subito a correggere.
Molto importante, in questa condizione, nel momento in cui si è trovato un problema riguardante gli occhi, eseguire un controllo optometristico per vedere cosa c’è che non va in ambito visuo-posturale (anche questa figura è affiancata al mio studio).
Gli esercizi eseguiti a casa sono ovviamente un must nella mia pratica clinica, in quanto mi permettono di continuare il percorso di miglioramento e ridurre al minimo il numero delle sedute fisioterapiche.