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Hai vertigini quando cammini, giramenti di testa e sbandamenti? Ti sembra di stare in barca?
Sbandamenti: la guida per guarire dai giramenti di testa
Scopri quali sono le cause dei giramenti di testa, qual è il trattamento migliore e a chi bisogna rivolgersi per sconfiggere questa fastidiosa problematica.
Senti dei continui sbandamenti, hai capogiri e pensi che possano provenire dalla cervicale? Vediamo cosa può portare questo tipo di disturbo e come affrontarlo adeguatamente.
Cosa sono gli sbandamenti?
Gli sbandamenti sono sensazioni percepite dall’individuo per cui i movimenti della testa o del corpo vengono registrati in maniera non lineare e precisa. Il corpo registra una sensazione di difficoltà nel mantenimento di questi, associati inoltre ad un mantenimento di uno stato di equilibrio posturale o propriocettivo.
Generalmente le persone affermano come sensazione quella di essere all’interno di un liquido oppure di trovarsi come in una barca, con un senso di galleggiamento che però rimane durante tutti i movimenti.
Il concetto della propriocezione è ciò che va capito in maniera fondamentale per approcciarsi a questo genere di malessere.
La propriocezione è la percezione del nostro cervello a livello spaziale del nostro corpo e la coordinazione dei movimenti in relazione ai movimenti che questo può eseguire;
Questa condizione è molto diversa dalla Sindrome di Meniere come alcuni pensano in quanto non si ha né il nistagmo oculare né una diminuzione della capacità uditiva.
Giramenti di testa: Cause
Il nostro sistema di controllo dell’equilibrio e della corretta esecuzione dei movimenti è basato su molti fattori che si devono integrare tra loro.
Se anche uno viene a mancare, può avvenire uno squilibrio con la comparsa di sbandamenti e del senso di galleggiamento.
Vediamo ora quali sono le possibili cause:
- Sbandamenti da cervicale
- Problema alla bocca (come un serramento dei denti) e all’articolazione temporo-mandibolare
- Disturbo alla motilità oculare
- Tensione muscolare
- Problemi all’orecchio interno
- Disturbi al cervello
- Ansia, stress, depressione
- Alterazione del flusso sanguigno
Sbandamenti da cervicale
Nel momento in cui si avvertono sbandamenti di testa, uno dei primi indiziati è proprio il collo con le sue vertebre e le sue componenti molli.
Nel momento in cui compaiono una serie di disfunzioni che riguardano il rachide cervicale, questo può indurre nel corpo una serie di alterazioni.
Queste vanno risolte se non si vuole il perdurare delle vertigini e questo fastidioso senso di sbandamento.
Di fondamentale importanza in questa situazione è il rachide cervicale alto, cioè quella parte del collo composto tra Cranio (nuca), prima vertebra cervicale e seconda vertebra.
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Queste vertebre da solo concorrono al 50% del movimento di rotazione di tutto il collo (giusto per farvi capire quanto partecipano nei vari movimenti della testa).
Per una serie di fattori, possono andare incontro ad una “deviazione”.
Queste articolazioni appunto sono molto importanti per informare il sistema dicendogli: “Hey, qua puoi muoverti di questa ampiezza e di quà puoi muoverti di quest’altra!” e permettono alle vertebre di muoversi tra loro.
Negli sbandamenti è facile ritrovare che la seconda vertebra cervicale, dotata di un perno centrale che si interfaccia con la prima vertebra, si ritrovi in una posizione errata a livello fisiologico.
Durante la giornata, non è possibile monitorare come e quanto viene ruotato il collo e se l’esecuzione di questo movimento può andare a determinare una disfunzione che intercorre nella cervicale alta.
Esistono dei test ben specifici che possono portare il fisioterapista esperto in questo ambito a capire se si è davanti ad un problema di questo genere e se nel paziente con instabilità, possano esserci vari sistemi che tra loro non interagiscono bene; solo con una visita approfondita sarà possibile capire se si è davanti ad una disfunzione da cervicale che dà sbandamenti.
Per valutare la presenza di una vertebra ruotata, uno dei test più affidabili a livello ortopedico è il Flection rotation test, che permette con una grande accuratezza di valutare questa disfunzione e quindi far capire anche al paziente stesso questa sua condizione.
Ecco l’esecuzione di questo test per capire anche di cosa si parla.
Problema alla bocca e all’articolazione temporo-mandibolare
C’è una grande correlazione tra disordini dell’apertura e chiusura della bocca e sbandamenti.
Soprattutto nelle donne (si è visto che le donne sono 7 volte più colpite rispetto agli uomini), nel momento in cui si presentano dei click o dei disturbi che avvengono nella bocca, questi possono portare a squilibri posturali con vertigini e giramenti di testa.
Iniziamo col dire che la bocca è un sistema di movimento unico nel suo genere ed è collegato alle ossa del cranio e alla cervicale con rapporti anatomici molto stretti, oserei dire che sono come se fossero dei fratellastri.
Quando nella bocca avvengono una serie di disturbi come per esempio dei click durante l’apertura o chiusura della bocca oppure un digrignamento dei denti durante la notte, questi si riflettono non solo sul collo ma anche sulle strutture limitrofe, creando alla lunga problemi come instabilità e vertigini.
Disturbo della motilità oculare
Anche gli occhi, come la bocca e il collo, fanno parte di quel sistema di controllo dell’equilibrio e che, nel momento in cui questo non risulta corretto, si può incorrere in una serie di disturbi tra cui gli sbandamenti.
Non ho parlato di quanto una persone ci vede (magari si hanno anche 10/decimi) ma di come il cervello muove gli occhi per vedere.
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Infatti gli occhi sono ormai considerati da noi addetti ai lavori come una sorta di estroflessione del cervello stesso, dove sono presenti tutti recettori posizionali e che esistono una serie di strutture collegate tra loro che influenza la postura e come la persona si muove.
L’occhio è una palla con all’interno delle strutture che hanno la capacità di rendere possibile la trasmissione della luce e delle immagini a livello cerebrale;
Ma questa palla è mossa da muscoli che hanno una serie di collegamenti con i muscoli del collo (i muscolo suboccipitali) e che, come si è visto da recenti studi internazionali, si attivano autonomamente quando si muovono gli occhi.
Alcuni mi chiedono infatti “ma sono stata dall’oculista e mi ha detto che non ho problemi agli occhi!”.
Ok, ma l’oculista ha controllato come tu vedi, cioè la qualità, non la modalità con il quale il cervello e gli occhi si adattano per permettere la vista, che è una cosa ben diversa. Infatti ormai da tempo collaboro con una optometrista estremamente qualificata che, a seguito di una visita molto approfondita, corregge questi eventuali problemi di visione in team insieme al mio intervento fisioterapico per sistemare efficacemente il problema degli sbandamenti nei pazienti.
Tensione Muscolare
Quì il discorso è molto vario e comprende anche il concetto di tensione del tessuto connettivo che avvolge il muscolo, il quale non ha la stessa capacità elastica del muscolo e che quindi, nel corso del tempo, tende a bloccarsi e a determinare una serie di alterazioni del tessuto muscolare e scheletrico.
Questo si riscontra spesso negli uomini che dicono durante la valutazione nello studio “mi sento compresso e molto corto a livello dei muscoli”. A volte hanno proprio questo tipo di accorciamento e tensione ai muscoli posteriori e quindi anche del collo.
Questa tensione ai muscoli creano, come conseguenza, anche un senso di testa pesante e confusa che limita molto nella vita quotidiana.
Disturbi all’orecchio interno
Ovviamente anche gli organi che sono deputati al mantenimento dell’equilibrio possono essere responsabili di sbandamenti di testa. Infatti non è raro riscontrare in pazienti che hanno avuto una labirintite e che quindi hanno avuto un problema legato all’orecchio interno, possano sviluppare nel corso dei mesi successivi un senso di giramento di testa .
Questo inoltre perché, chi ha avuto un problema legato ai famosi “sassolini nell’orecchio” cioè gli otoliti, può quindi rimanere comunque traumatizzato da questo attacco di vertigine forte e perdurare un senso di galleggiamento.
Fondamentale in questo genere di condizione assicurarsi alle mani esperte di un medico otorino o di un vestibologo.
Problemi al cervello
Seppur rari, è necessario menzionare come cause di sbandamenti anche alcuni disturbi che coinvolgono il cervello e il suo funzionamento sia in termini di vascolarizzazione sia in termini di funzionamento.
Infatti se è vero che il cervello è quello che integra tutti i segnali posturali e di equilibrio provenienti dai vari distretti, se sono presenti alcuni disfunzione a carico dell’elaborazione di questi segnali, questo può essere interpretato come un senso di vertigine e instabilità.
Ansia, stress, depressione
Questo grande capitolo è forse quello più menzionato e più sottovalutato di tutto ciò che riguarda la macroarea delle vertigini.
L’aspetto emotivo, in queste situazioni, risulta essere veramente molto importante: se si è alterati come tono dell’umore oppure si è immersi in un periodo di stress, questo non solo è dannoso in linea generale per la nostra salute, ma anche perché porta ad avere una somatizzazione di questo con fenomeni di sbandamenti.
Troppo spesso ci si ritrova in persone nel mio studio che hanno una vita veramente frenetica, una vita nella quale si va sempre di corsa e non si riesce ad avere mai un momento di relax o di calma.
Pensate che questo non possa interagire anche con le strutture che governano nel sistema dell’equilibrio?
Certo che sì!
Lo stress infatti, soprattutto nelle donne che hanno una tendenza a somatizzare di più rispetto all’uomo, può indurre non solo un aumento della tensione muscolare che poi porta a dolori cervicali.
Ma anche ad una condizione di vivere all’interno di un acquario e di avere la sensazione di galleggiare mentre si cammina.
Oltre allo stress, anche l’ansia può portare, nel corso del tempo, ai medesimi risultati con attacchi di panico e non solo.
Alterazione nel flusso sanguigno
Una cosa che può accadere è quella di avere una sorta di deficit dell’irrorazione sanguigna a livello dei vasi che portano il sangue al cervello.
Molto spessosi sottovaluta anche l’importanza che rivestono le arterie vertebrali.
Le varie vertebre presentano una sorta di buchetto entro cui passa salendo l’arteria vertebrale, un vaso molto importante che si occupa non solo di portare sangue al cervello, ma anche di portarlo nella zona dell’orecchio interno e dei centri dell’equilibrio. Questa condizione si chiama insufficienza Vertebro-basilare ed è un discorso molto importante da trattare anche con la fisioterapia.
Ciò che può accadere infatti è che il flusso possa essere disturbato e occluso a causa di problematiche metaboliche.
Ciò comporta un mal funzionamento del controllo dell’equilibrio e quindi può generare un senso di sbandamento e di giramenti di testa.
Giramenti di testa quando ci si alza
Altro quesito molto importante e che vale la pena analizzare: quando ci si alza perchè gira tutto e sono presenti degli sbandamenti?
Quando magari si sta stesi sul letto o sul divano, il nostro sistema dell’equilibrio è in uno stato di quiete e non è completamente attivato, diciamo come se si volesse fare un paragone con l’automobile, che lavora ai minimi giri. Ma nel momento in cui ci si alza, questo sistema si desta da questa condizione calma e deve immediatamente badare alla gestione della postura e dell’equilibrio, per evitare che l’individuo possa ricadere indietro. In alcuni soggetti avviene che questa reattività non sia particolarmente accentuata e questo perché è necessario indagare sui suoi sistemi di gestione di controllo posturale e per vedere se c’è un deficit di reclutamento dei recettori posizionali ed eventualmente porvi rimedio. Infatti non è raro che il paziente possa riferire anche la presenza di testa confusa oppure di avere la testa pesante proprio quando si alza in piedi.
Un altro concetto che è importante valutare nel momento in cui compaiono dei giramenti di testa quando ci si alza è che il sistema pressorio a livello cardiaco deve rapidamente modificare la propria azione perchè magari prima lavorava in un regime sdraiato e deve modificare per mantenere l’efficienza pressoria; un conto è pompare il sangue in una posizione sdraiata dove la pressione sia sulla testa e sui piedi è la stessa, un conto invece è ricalibrare istantaneamente la pressione che deve arrivare al cervello rispetto ai piedi (in questi casi si potrà anche parlare di ipotensione ortostatica).
Come ho risolto gli sbandamenti a un mio paziente
Vi racconto ora come ho sconfitto definitivamente il problema degli sbandamenti ad un mio paziente: uomo, di 43 anni di professione magazziniere.
Questo avvertiva durante la giornata un senso di galleggiamento e di giramenti di testa che si acuivano maggiormente quando, durante l’attività lavorativa, era costretto a cercare nel ripiano in alto degli oggetti.
Dopo un’attenta visita ho potuto riscontrare come il suo grande problema fosse una deviazione nella rotazione della seconda vertebra cervicale, abbinata ad una grossa tensione nella zona dei trapezi e dei muscolo rotatori della colonna cervicale.
Durante la valutazione ho riscontrato come il suo disturbo non fosse collegato ad un disturbo degli occhi e neanche dell’articolazione temporo-mandibolare.
Ho provveduto quindi a correggere con una manipolazione l’articolazione cervicale che era bloccata ripristinando quindi la corretta fisiologia articolare.
Oltre a questo avendo liberato anche la zona muscolare, ho potuto applicare un grande focus sui muscoli responsabili del suo malessere, andando a smontare fibra dopo fibra le tensioni muscolari che si erano create in molti anni.
Il tutto è stato eseguito in 6 sedute abbinate, oltre che al mio intervento, alla continua esercitazione da parte del paziente di una serie di compiti e di lavori muscolari per mantenere i risultati ottenuti e rinforzare invece quei distretti che erano molto ipotonici e deboli.
La cosa più bella fu proprio quando mi disse: “sai Daniel, ormai ero rassegnato a non poter più stare girato verso mia moglie al letto perché ogni volta che ci stavo partiva questo malessere e questo senso di galleggiamento che mi costringeva a ritornare in posizione neutra. Adesso finalmente posso dormire abbracciato con lei e non ho più fastidio alcuno. Inoltre non sento più quel senso di pesantezza alle spalle e al collo che avvertivo tutto il giorno.”
C’è differenza tra vertigini e giramenti di testa?
Una domanda che spesso mi viene posta nel mio studio.
Sì, esiste una grossa e sostanziale differenza:
- Nelle Vertigini il paziente è veramente KO: non riesce a camminare, percepisce come tutto il mondo che gira intorno a lui (oppure lui si sente girare con il mondo fermo), è presente spesso un nistagmo (movimento oculare involontario), c’è una forte nausea e vomito ed è impossibile camminare o rimanere fermi in piedi. É quindi una sensazione molto sgradevole che pregiudica la vita quotidiana.
- Con i giramenti di testa , seppur con difficoltà, il paziente riesce a vivere la propria vita. Dall’esterno non si avverte questo senso di galleggiamento che invece il paziente avverte; inoltre non c’è nausea e vomito, ma è solamente un senso di confusione mentale e di senso di alterazione della deambulazione.
Altra cosa importante non è presente il movimento oculare anomalo e, cosa importante, non c’è oscillazione da fermo (test di Romberg Negativo).
Quanti giorni possono durare le vertigini da cervicale?
Questi attacchi possono variare da qualche giorno ad addirittura mesi (in base al tipo di disfunzione in atto).
Per poi abbassarsi di intensità ma rimanendo labili oppure scomparire del tutto per ripresentarsi qualche tempo dopo.
Le vertigini da cervicale hanno un andamento oscillante.
Dovete immaginarlo come un vaso stracolmo di acqua.
Se si aggiunge giorno dopo giorno una goccia, questo travaserà (avrete quindi le vertigini) mentre, una volta travasato, avrà ancora posto per altre gocce (ed ecco perché per alcuni periodi starete discretamente bene).
Il concetto fondamentale è quindi questo: se avete avuto fenomeni di vertigini legate alla cervicale, che vi hanno colpito in passato ma al momento ne siete liberi, non dovete pensare che il problema si è risolto.
Come curare i giramenti di testa
Il mio consiglio è quello di recarsi subito dal medico di base.
Conoscendo la vostra situazione innanzitutto potrà valutare se c’è il caso di preoccuparsi o meno.
La prima figura medica con il quale interfacciarsi è quella del medico otorinolaringoiatra: la scelta di questa figura è importante in quanto specialista.
Che ha a che fare con i centri dell’equilibrio e dell’orecchio interno e potrà avere sicuramente la miglior visuale nel caso in cui possa entrarci qualche patologia dell’orecchio.
Purtroppo nel mio studio ne vedo tanti di persone che hanno consultato numerosi medici otorini, ma nonostante tutto non hanno risolto questo senso di sbandamento.
Questo perchè il medico specialista va ad osservare solamente ciò che è di sua competenza. Senza andare a valutare tutti gli elementi che lavorano insieme per mantenere l’equilibrio.
Per questo motivo è la figura di maggior importanza in questo genere quella del FISIOTERAPISTA specializzato proprio in vertigini e disordini cranio-cervico-mandibolari.
Nel corso dei miei studi e della mia formazione post-universitaria ho potuto creare infatti una rete di specialisti che, in base alla valutazione eseguita in studio, interviene posizionando il paziente al centro di un progetto riabilitativo globale e che porta sicuramente ad una soluzione del problema.
Solo in questo modo si potrà effettivamente risolvere il disturbo dei giramenti di testa in maniera effettiva e duratura.
Questo avviene probabilmente solo nel mio studio, in quanto pochi sono i fisioterapisti specializzati in questo ambito e che pongono il paziente in una condizione tale da risolvere attraverso l’intervento di vari specialisti.
Contatta lo studio “Cervicali e Vertigini”
È il momento di risolvere una volta per tutte i problemi di giramenti di testa e vertigini
Come dicevo qualche paragrafo prima, i fisioterapisti specializzati in questo ambito che pongono il paziente in una condizione tale da risolvere attraverso l’intervento di vari specialisti, non sono molti.
Lo studio “Cervicali e Vertigini” a Roma presieduto dal Dott. Daniel Di Segni (fisioterapista specializzato nel trattamento di problemi muscolo-scheletrici, di vertigini e cervicali), tramite l’utilizzo di terapie esclusivamente manuali, consente la riabilitazione del paziente senza l’utilizzo di macchinari e farmaci non necessari.
Per fissare un appuntamento con lo studio “Cervicali e Vertigini” vai qui.